Perché porta sfortuna rompere uno specchio?

Ci sono molte credenze in giro per il mondo, credenze che ci dicono che compiere alcuni gesti porti una sfortuna matta: versare il sale a terra, passare sotto una scala, vedersi tagliare la strada che stiamo attraversando da un gatto nero, ma soprattutto rompere uno specchio: quest’ultima è un’azione molto singolare, dato che comporta sette anni di sfortuna.

Per fortuna, grande parte delle persone, ormai, credono sempre meno a queste forti superstizioni, e finiscono per non preoccuparsi più di queste cose. Anche se la credenza popolare dello specchio, che comporta sette anni di sfortuna, è qualcosa di molto particolare e radicato. Infatti la conosciamo proprio tutti. Ma sapete dove nasce profonda convinzione?

Siamo nel 15esimo secolo e ha a che fare con il grande valore di questo patrimonio oggettistico. Iniziarono ad essere prodotti in questo periodo i primi specchi realizzati in vetro a cui fu aggiunta una lamina d’argento sul retro, per identificarne il forte valore di lusso.

E così solo i più ricchi potevano permettersi gli specchi, erano tenuti con grande cura, e quando qualcuno ne rompeva uno, era punito con la detrazione dello stipendio fino a quando il debito non sarebbe stato ripagato, e questo comportava anni di retribuzione tolti.

E questo è quanto: ecco perché rompere uno specchio è diventato sinonimo di sfortuna. Ciò che non è chiaro è come mai la credulità popolare abbia posto il termine di sfortuna intorno ai sette anni, il sette però, a onor del vero, è un numero che negli anni ha avuto un carico di mistero molto forte. Già Pitagora, tanto per dire, il grande matematico del passato, lo ha sempre considerato un numero perfetto.

E a voi è mai successo di rompere uno specchio in casa? Come vi siete sentiti e soprattutto come hanno reagito i vostri familiari?

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