Le regole per gustare al meglio un caffè e capire se è di alta o bassa qualità

Per degustare al meglio un buon caffè basta fare attenzione ad alcuni particolari, si tratta di seguire le regole dei veri intenditori. Di qualsiasi tipo di caffè parliamo, che sia quello con la moka, che sia l’espresso del bar o anche fatto in casa con la macchinetta, basta attenzionare alcuni piccoli elementi per capire la sua reale qualità, a prescindere dal gusto personale. Ecco i passaggi da seguire per capire se il caffè che beviamo è di bassa o alta qualità.

Colore
La prima cosa da tenere a mente è l’impatto visivo. La crema che solitamente si forma sull’espresso dovrebbe essere abbastanza compatta e di un colore non troppo scuro, altrimenti starebbe a significare che il caffè che stiamo bevendo è stato tostato troppo. Per quanto riguarda il caffè della moka o quello della macchinetta invece, non presentando la cremina, dobbiamo andare a concentrarci sul colore vero e proprio del caffè e anche questo non deve risultare troppo scuro.


credit: pixabay/acekreations

Olfatto
Anche l’olfatto è di grande aiuto per comprendere la qualità del nostro caffè. Odorandolo con attenzione infatti, potremmo carpire varie fragranze che vengono fuori dal processo di estrazione e tostatura. La cosa più importante è comunque non percepire odore di bruciato o cantina. Sono da attenzionare anche i sentori di muffa, terra umida e legno marcio che possiamo percepire se il caffè non è stato conservato, nel processo di lavorazione, nella maniera corretta.

Aroma e tatto
Ovviamente la parte più importante è data dall’assaggio della nostra amata bevanda. Per i meno esperti può risultare difficile, soprattutto all’inizio, riuscire a distinguere i profumi percepiti dall’olfatto con quelli del gusto, ma con un pò di attenzione e pratica diventerà sempre più semplice. È inoltre importante capire che tipo di sensazione rilascia nel momento il cui entra in contatto con il nostro palato.

Gusto
Nel momento in cui il caffè risulta essere troppo amaro, vuol dire che è bruciato. In realtà il caffè, in relazione alla tipologia, all’estrazione e alla tostatura può avere delle piccole note di dolcezza di retrogusto. Un altro punto a cui dobbiamo prestare attenzione è l’acidità; nel momento in cui dovesse risultare troppo acido infatti, vuol dire che il processo di lavorazione e di estrazione è stato troppo violento per quella specifica tipologia.

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