La storia della bambina con una palla al posto delle gambe, conosciuta come “Basketball Girl” ha emozionato il mondo.

La ragazza è stata abbandonata dai suoi genitori quando è nata e non aveva gambe. Per molti però, col tempo, è diventata un esempio di forza e coraggio. La piccola, si chiama Qian Hongyan e non si è mai arresa.

Ha continuato a inseguire il sogno di una vita normale, perciò, dopo essere stata abbandonata dalla famiglia di origine, è arrivata l’adozione di una famiglia che però non poteva permettersi ancora di farle costruire delle protesi, così, suo nonno, ha deciso di impiegare tutto il suo amore e la sua creatività per farle raggiungere tutti gli obiettivi che desiderava.

Ha tagliato un vecchio pallone da basket e le ha costruito dei manici di legno con cui le ha insegnato a muoversi e camminare in autonomia perfetta. Molti hanno iniziato a chiamarla basketball girl e ha ricevuto tanto affetto e amore dai suoi nuovi familiari.

Le immagini hanno fatto rapidamente il giro del mondo e molti hanno deciso di donare somme alla famiglia che si era presa in carico la sua adozione, per permetterle di avere delle protesi speciali con cui poter svolgere le normali attività quotidiane e non solo.

Già da piccola decisa a costruirsi un futuro decise di puntare sullo sport. Nel 2009 è riuscita a diventare un’atleta dei giochi paraolimpici nazionali, dopo aver vinto diverse medaglie in passato. I suoi sforzi sono stati totalmente ripagati.

Nel 2014, durante i Yunnan Provincial Paralympic Games, i giochi paralimpici dello Yunnan, la giovane ragazza è riuscita a vincere la finale dei 100 metri a rana e la sua incredibile storia è tornata sotto i riflettori.

È un esempio di passione, sforzo, tenacia, disciplina e ha imparato a nuotare, fino a raggiungere risultati incredibili. Volere è potere, non ci sono dubbi.

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La bella Qian, adesso usa delle protesi che le consentono di fare tutto perfettamente, la giovane donna, però, è stata sempre speciale, segno che alla fine, tutti possono raggiungere obiettivi importanti, nonostante le difficili condizioni di partenza.

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