Il tacchino contiene ferro? Ecco quello che in pochi sanno!

Il tacchino non è un alimento di largo consumo in Italia, eppure la sua carne ha molte qualità: è ottima e ricca di ferro e mentre nel resto del mondo viene mangiata regolarmente, nel nostro Paese, forse anche in virtù del suo costo, non viene consumata spessissimo.

Ma di certo sappiamo che il tacchino, uccello che proviene dal centro America, è facilmente digeribile e reperibile. Possiamo comunque distinguere un tacchino di allevamento con carne molto chiara e un tacchino selvatico, che invece è più scuro.

In generale il petto di tacchino, la parte più diffusa, è la parte più magra, sempre che sia spellata e quindi senza grasso, qui troviamo proteine e ferro in quantità. Come vitamine, sappiamo che ha alte concentrazioni vitamina B e Sali minerali come il potassio e il fosforo.

Il tacchino va consumato nelle diete povere di calorie, ed è un buon supplente del pollo o del coniglio. Se ne consiglia il consumo, per il suo buon apporto energico, a tutti gli sportivi.

In cucina, il tacchino può essere usato come secondo ricco, ma anche come primo piatto o antipasto. In Usa è molto diffuso perché è la portata principale durante la festa del Ringraziamento, occasione in cui lo vediamo condito e ripieno, con salvia, cipolle, mais, salsiccia, e accompagnato con mirtilli, patate, pannocchie, fagioli e via dicendo.

Ma in USA è molto popolare anche il tacchino fritto e sono molto buoni anche i macinati, gli hamburger, i wurstel di tacchino. Nel Regno Unito invece rappresenta un piatto tipico di Natale, accompagnato con verdure e con patate arrosto. Sarebbe cosa buona che questo piatto tradizionale altrove si diffondesse anche nel nostro Paese, in modo da poter sostituire molte altre carni che invece sono largamente comprate e consumate.

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