Il fisico delle sirene, nei testi antichi, è descritto con delle caratteristiche ben precise. A volte sono rappresentate con le ali, altre con delle zampe da uccello. Questo loro aspetto è giunto così, inalterato, sino ai giorni nostri.
Il loro mito inizia con Persefone, la figlia della dea Demetra, che passeggia per la campagna in compagnia di ninfe o secondo altre versioni di tre donne umane mortali. Ade, il dio degli inferi e lo zio di Persefone, si innamorò di lei e decise di rapirla.

Approfittò di una sua passeggiata per aprire un buco nella terra, prenderla e portarla negli inferi. Demetra si adirò per il fatto che le ninfe non fossero intervenute per aiutare la figlia e le punì trasformando metà del loro corpo in quello di un animale. È così che nacquero le sirene.
Demetra, secondo altre versione, le trasformò in sirene per renderle più agevoli nella ricerca di Persefone, ma non riuscirono a trovarla comunque, le maledì e il loro aspetto animale rimase tale per sempre. Nell’Odissea le sirene agiscono contro Ulisse che viene attratto dalla loro voce incredibile e affascinante.


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In alcune opere medievali, le sirene hanno appunto la seconda parte del corpo simile a quella di un pesce. Mentre miti e leggende narravano di come le sirene incantavano marinai e navigatori con le loro voci, si pensava che sicuramente si avvicinassero alle navi tramite l’aiuto della coda che gli consentiva di nuotare in modo molto rapido. L’immaginario del medioevo dice che nereidi e sirene si fondessero alla fine in una unica figura: donna fino all’ombelico e con il corpo di un pesce fino ai piedi.

Nel Liber monstruorum de diversis generibus, scritto fra il 7° e l’8° secolo, possiamo trovare una prima descrizione delle sirene come fanciulle dalla coda di pesce: le sirene sono fanciulle del mare che seducono i marinai con la loro splendida bellezza e con la dolcezza della loro canzone. Dalla testa all’ombelico hanno un corpo femminile e sono identiche alla razza umana, ma hanno le cose squamose del pesce, con le quali si muovono sempre negli abissi.

Secondo il mito, le sirene sono scomparse a seguito di una profezia secondo cui quando un uomo avrebbe resistito alle loro canzoni. Ulisse stesso resistette all’effetto delle loro voci e le sirene divennero rocce che circondano le coste e contro le quali nei giorni di tempesta le navi finirono poi per schiantarsi. In definitiva, durante il medioevo le sirene vennero confuse con le nereidi, ninfe marine a cui venne poi dato il fisico di una sirena.
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