Come evitare che la tua spugna sia un ricettacolo di batteri

Una singola spugna può avere più di 300 batteri diversi e il caldo non fa altro che peggiorare le cose. Le spugne, si sa, accumulano sporco di tutti i tipi, e ovviamente vanno pulite e disinfettate e cambiate, molto spesso.

Molti credono che il caldo uccida i batteri più ostili, ma in realtà, i batteri microscopici che si stabiliscono all’interno della spugna non muoiono mai del tutto se sono esposti al calore, come afferma uno studio pubblicato su Scientific Reports. Forse i batteri più deboli periranno, ma quelli che sono più sviluppati e intelligenti, beh, sopravviveranno e si riprodurranno sempre più.


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Il fatto che le spugne da cucina siano così piene di batteri è perché entrano in contatto con ogni tipo di materiale: pelle, cibo, piatti sporchi e altri agenti esterni. Un microbo che ha attirato le attenzioni di molti studiosi è quello della Moraxella osloensis, presente in quasi ogni angolo della natura e della pelle umana. Le infezioni da questo microbo causano problemi alle persone che hanno un sistema immunitario debole. Si tratta di un batterio che per esempio causa il cattivo odore nei vestiti sporchi.

Il riscaldamento, specie le temperature elevate, peggiora ancora di più la situazione e in questo modo i batteri diventano anche più resistenti. La cosa da fare è cambiare la spugna ogni settimana o ance meno, in caso contrario potremmo lavarla in lavatrice con sapone e cloro. Ma in realtà, sarebbe sempre bene cambiarle con costanza. Anche la sua conservazione e disinfezione è importante, infatti se conservata in un luogo pulito e chiuso

La pulizia di tutti i giorni parte dalle piccole cose, è sempre bene saperlo, perché a volte, ci sono elementi a cui non pensiamo minimamente ma che invece possono fare la differenza in un modo o l’altro.

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