Hasan Riza Gunay è un allenatore turco che dal 2010 ha intrapreso una particolare professione… quella del “sacco da boxe”. Quest’uomo ha tratto ispirazione da una classica commedia turca, dal titolo “Sark Bulbulu”, in cui il protagonista sceglie volontariamente di lasciarsi picchiare da altre persone.
Gunay ha scoperto che per tanti individui, scaricare lo stress ed eliminare l’ansia non è qualcosa di veramente semplice. Ci sono individui che hanno bisogno di meditare, altri che tendono a sfogare lo stress dormendo o esercitandosi, ma altri ancora hanno bisogno di esprimere le proprie oppressioni, tirando dei pugni sonori a qualcuno… pertanto ha ritenuto che quel “qualcuno” potesse essere proprio lui.
Così, ha deciso di lasciarsi picchiare da dei completi sconosciuti in cambio di denaro. Per oltre un decennio quest’uomo ha lavorato come “stress coach” e ha rivelato che sono state in tantissime le persone che hanno usufruito dei suoi servigi. Adesso Gunay spera di riuscire ad addestrare le nuove generazioni a questa particolare professione, prima che diventi “troppo vecchio” per continuare.
Nel corso della sua carriera, Gunay si è trovato di fronte a situazioni diverse. Tanti dei suoi clienti soffrono di depressione o di attacchi di panico, e poter sfogare tutte le loro frustrazioni su di lui è stata un vero toccasana. Ovviamente prima di intraprendere ogni “sessione terapeutica” Gunay fa firmare ai suoi clienti un documento in cui afferma di ricevere volontariamente i loro colpi, a scopo terapeutico.
Tantissime persone hanno trovato salutare questo insolito trattamento, che dura tra i 10 e i 15 minuti a sessione. Durante la fase di “pestaggio”, Gunay incoraggia i suoi clienti a manifestare tutta la loro rabbia, così da tirar fuori tutte le energie che tengono serbate dentro di loro.
Gunay accetta un massimo di quattro clienti al giorno e secondo quanto lui stesso ha rivelato, circa il 70% di questi sono composti da donne. Questo particolare coach ha condiviso sul suo sito web e su un account di YouTube, foto e video di tanti suoi “incontri”, che continuano ad invogliare tantissime persone bisognose a ricorrere ai suoi insoliti servizi “antistress”.