Una madre, etichettata ‘pazza’ per aver concepito tre mesi dopo il parto, difende la sua scelta familiare

È rimasta incinta 3 mesi dopo aver dato alla luce un bambino e per questo motivo viene considerata “pazza”.

Essere madri è un compito molto complesso, sin da quando si scopre di essere rimasta incinta. La gravidanza mette a dura prova le donne, e queste sono costrette a fare i conti per tanti mesi con problematiche di ogni tipo.

Proprio per lo stress a cui sono sottoposte, molte mamme non riescono neppure a pensare di avere un secondo figlio. Altre, invece, come la protagonista di questa storia, sono di opinione decisamente diversa.

Questa donna si chiama Grace Bruce, e di recente la sua vita privata è diventata di pubblico dominio, da quando ha annunciato al mondo di essere in attesa di un bambino.

Ciò che ha scatenato tante critiche in rete è stato il fatto che Grace è rimasta incinta appena tre mesi dopo aver avuto un altro figlio. Sembra che questa mamma non abbia voluto attendere oltre ed ha scelto di avere un altro bambino in tempi davvero brevi.

Grace ha diffuso con enorme gioia la notizia della sua gravidanza, ma ciò che ha ricevuto è stata una valanga di insulti e critiche di ogni genere. La maggior parte delle persone ha ritenuto assolutamente folle il suo gesto.

Queste persone sono convinte che la scelta fatta da Grace sia poco razionale, e ritengono che la donna avrebbe dovuto pensare principalmente al figlio neonato, piuttosto che averne un secondo.

Nonostante tutto diverse persone si sono invece schierate dalla parte di Grace. Molte donne hanno raccontato delle proprie esperienze personali.

Alcune di queste hanno rivelato di essere rimaste accidentalmente incinte pochi mesi dopo aver avuto un figlio, mentre altre invece, proprio come Grace, hanno cercato e ottenuto un’altra gravidanza.

A prescindere da tutto, l’importante è che i figli della donna stiano bene e che la loro madre li abbia desiderati nella sua vita, a prescindere dal fatto che sono nati veramente a poca distanza l’uno dall’altro.

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