Un uomo divorziato fa causa al figliastro per recuperare i soldi che ha investito in lui durante la sua adolescenza

La rete e il mondo social sono stati sconvolti da una singolare quanto inaspettata controversia che ha visto due parti in causa, per una questione davvero inaspettata. La vicenda di cui vogliamo parlarvi è stata messa in atto da un uomo, che dopo aver divorziato dalla moglie, ha deciso di citare in giudizio il figliastro, chiedendo un risarcimento monetario per il denaro che nel corso degli anni ha speso per la sua educazione.

Questa vicenda bizzarra ha avuto luogo a Chongqing, in Cina. Tang è l’uomo che ha dato il via a questa strana azione legale. Questo ha sposato nel 2009 una donna di nome Liu, madre di un ragazzino di 10 anni. Per tutto il tempo in cui i due sono stati sposati, Tang ha aiutato il ragazzo a crescere, svolgendo il suo compito di patrigno al meglio delle sue possibilità.

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Tuttavia nessuno avrebbe mai pensato che dopo il divorzio, avvenuto nel 2021, questo avrebbe preteso un risarcimento per le spese che si è sobbarcato nella crescita del ragazzo. Tang ha intentato una causa chiedendo un risarcimento di 35.200 yuan, che corrispondono a poco meno di 5.000 euro, pretendendo tale cifra come risarcimento per le spese che si è addossato.

Questa controversia davvero insolita ha suscitato l’indignazione da parte di milioni di persone, che dopo aver visto alcuni video, diventati virali, del processo, non hanno potuto fare a meno di esprimere la propria opinione controversa sull’argomento. In tantissimi hanno accusato Tang di vendicarsi del figliastro per le dispute che sta vivendo con sua madre e che, evidentemente, non si è mai sentito come una vera figura paterna nei confronti del ragazzo, altrimenti non avrebbe messo in atto un gesto ritenuto da tanti come eccessivamente sconsiderato.

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Per molti utenti, il gesto di Tang non è altro che una forma di vendetta nei confronti della sua ex sposa, Liu e che quindi non c’entra nulla il denaro speso per il ragazzo, quanto più i fastidi che in questo modo riesce a creare a sua madre. Secondo altri, invece, la logica di Tang appare totalmente irragionevole e ritengono che sia legittimo che sia la sua ex compagna a richiedere un rimborso per le sofferenze psicologiche che questa vicenda possa avergli causato.

Fortunatamente sembra che il tribunale locale abbia respinto la richiesta dell’uomo, stabilendo che la scelta di sobbarcarsi le spese per il mantenimento del ragazzo, nel corso degli anni in cui è stato il suo patrigno, siano state una sua decisione, peraltro totalmente volontaria e che quindi non ha diritto a rimborsi di alcun tipo.

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