I bambini di quinta elementare vanno a scuola per sostenere l’esame, e trovano dei messaggi della loro maestra sui loro banchi.
Alcuni professori riescono a lasciare un segno indelebile nella memoria dei propri alunni. Questo può accadere in molti modi e Chandni Langford lo ha fatto in modo davvero pittoresco. Questa insegnante del New Jersey ha voluto mostrare la sua originalità, escogitando un sistema davvero creativo per supportare i suoi allievi.
Il giorno dell’esame dei suoi ragazzi, questa maestra di quinta elementare ha fatto un gesto davvero fuori dal comune. Chandni ritiene che una maestra debba supportare i propri studenti in ogni modo possibile e proprio per questo ha dato vita ad un gesto tanto inaspettato quanto incisivo.
Quando i suoi alunni si sono presentati in classe, hanno scoperto che su ciascuno dei loro banchi era stato scritto un messaggio. Questi erano stati fatti proprio dalla loro maestra e ciascun bambino ha avuto il proprio messaggio di incoraggiamento sul suo banco.
Ogni parola scritta dalla Langford era dedicata con attenzione ai bisogni e alle necessità del suo alunno. Quelle frasi hanno fatto comprendere al mondo intero quanto questa maestra conoscesse bene i suoi studenti e quei bambini si sono sentiti incredibilmente supportati, dalla persona che, per tanto tempo, li aveva preparati per l’avvenire.
La vicenda, venuta a galla in rete, ha lasciato sbalordite tante persone. Secondo la maggior parte degli utenti, sistemi educativi così innovativi sono davvero efficaci, soprattutto per stimolare le menti più giovani. La Langford è di certo una maestra che sa bene come svolgere il suo mestiere ed è conscia del fatto che un’insegnante deve supportare i suoi allievi, oltre che valutarli ed educarli a dovere.
Migliaia di persone hanno applaudito il gesto di questa donna ed hanno voluto esprimere i loro commenti positivi verso azioni di questo tipo. Chandni ha saputo dare l’esempio, su quale sia un buon modo per stimolare un bambino, e possiamo augurarci che altre persone la prendano a modello.
