Ritrovata nella cucina di un’anziana donna un’opera perduta di Cimabue: prima messa all’asta, ora esposta al louvre

Scoprono un’opera perduta dell’artista Cimabue, nella cucina di un’anziana donna e dopo un lungo percorso viene esposta al Louvre.

Non tutte le opere d’arte hanno la fortuna di essere esposte in un museo, per essere ammirate da milioni di persone. Alcuni capolavori rimangono celati per anni, e a volte non vedono mai la luce prima di qualche evento davvero particolare.

credit by Wikimedia commons/Cimabue

Un esempio di ciò è quanto accaduto con un’opera del pittore italiano Cimabue. Il vero nome del pittore è Cenni di Pepo, ed è considerato uno degli esponenti principali dell’arte rinascimentale.

Le sue opere sono dei capolavori assoluti e la più celebre è sicuramente “Madonna col Bambino in trono, angeli e santi”. Tuttavia, di recente una delle sue opere è stata rinvenuta nascosta all’interno della cucina di una signora francese di 90 anni.

Per tanti anni questo capolavoro dell’arte rinascimentale è rimasto chiuso tra quattro mura, completamente dimenticato. L’opera è il “Cristo Deriso” e la donna non aveva la minima idea che il quadro che si trovava in casa sua fosse una creazione autentica, dal valore inestimabile.

La signora ha conservato quel dipinto fino al momento in cui ha lasciato la sua casa per trasferirsi in una casa di riposo.

credit by Wikimedia commons/Cimabue

La donna voleva gettare via il dipinto, insieme a tanti altri oggetti, ma fortunatamente i suoi parenti hanno insistito per farlo valutare, rimanendo a bocca aperta nello scoprire il suo valore.

L’opera è stata valutata da un esperto, ed in seguito è stata affidata alle cure di Eric Turquin, uno specialista d’arte parigino, che ne ha verificato ulteriormente l’autenticità.

Pochi mesi dopo la scoperta è stata tenuta un’asta e alla fine di quest’ultima l’opera è stata acquistata da un collezionista anonimo per la cifra di 24 milioni di euro.

Tuttavia, il Ministero della Cultura francese ha dichiarato l’opera come tesoro nazionale, vietandone l’esportazione e concedendo al Louvre la possibilità di acquistarlo dal suo attuale proprietario.

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Grazie al tempo concesso, il museo è riuscito ad appropriarsi dell’opera e ad esporla con grande orgoglio in una delle sue sale.

Sembra incredibile pensare che quella donna abbia convissuto con un capitale del genere in casa, senza averne alcuna idea e che solamente per un caso del destino questo quadro meraviglioso non è finito a marcire in una discarica.

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