Moglie, mamma e casalinga per 27 anni – il marito la lascia e deve darle un risarcimento di 150mila euro.

Recentemente in Argentina, un giudice ha deciso di condannare un ex marito a risarcire la ex moglie, dopo il divorzio, per le faccende domestica di 27 anni di matrimonio trascorsi insieme.

La donna laurea in chimica e sposata dal 1982 un uomo impiegato e benestante, ha sacrificato la sua carriera professionale, per occuparsi della famiglia, della casa e dei figli.

Avevano deciso di comune accordo che la loro famiglia doveva essere basata su un tradizionale divisione dei ruoli: mentre l’uomo lavorava, la donna era impegnata nell’educazione dei figli e nelle faccende domestiche.

Nel 2009, il marito l’ha lasciata, lei aveva 60 anni. Il divorzio è arrivato nel 2011. Durante quel periodo la querelante ha attraversato difficoltà finanziarie, mentre l’imputato viveva economicamente bene.

Ecco perchè il giudice ha deciso che la donna dovesse essere risarcita con ben 150 milioni di euro. Il giudice Victoria Famá ha detto nella sentenza: “La dipendenza economica delle mogli dai loro mariti è uno dei meccanismi centrali attraverso cui le donne sono subordinate alla società. (…) Nella maggior parte delle famiglie le donne assumono ancora principalmente il peso delle faccende domestiche e la cura dei bambini, anche quando svolgono qualche attività esterna “ come riportato su Infobae

Secondo il giudice il marito ha lasciato la donna dopo 27 anni di matrimonio, quando lei aveva ormai 60 anni, età in cui le donne ottengono l’indennità di pensione, essendo private di entrare nel mercato del lavoro. L’età della donna era uno dei fattori ad aver avuto un ruolo in questa sentenza, cosi come la sua formazione professionale.

Per il giudice il risarcimento di 150 mila euro era un “importo ragionevole al fine di riequilibrare l’ineguale situazione economica degli sposi conseguente al matrimonio e alla sua rottura”.

Si è trattata di una sentenza storica, avvenuta in Argentina. Di certo fara discutere molto la sentenza di questo giudice. Voi cosa pensate della decisione del giudice?

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