Juliana Nehme è una modella brasiliana di taglia forte che ha vissuto e raccontato al mondo una vicenda che l’ha lasciata totalmente sgomenta. Juliana ha una corporatura decisamente abbondante e nel corso del tempo ha guadagnato una fama notevole, lavorando per diversi brand e posando come modella davvero speciale.

Tuttavia, in una particolare occasione, questa ragazza è rimasta vittima della cosiddetta “grassofobia”. Con questo termine si intendono i pregiudizi che vengono tenuti nei confronti delle persone giudicate sovrappeso.

Juliana si trovava a bordo di un volo che dal Libano l’avrebbe riportata al suo paese nativo, ma proprio su questo velivolo si è presentata una situazione che ha lasciato la donna con l’amaro in bocca. Secondo quanto lei stessa ha denunciato sui social, la compagnia aerea le ha impedito di salire a bordo del proprio mezzo a causa del suo peso.

Nehme era andata in Libano dal suo paese utilizzando la compagnia aerea “Air France”, e durante questa tratta non aveva avuto alcun problema, come anche durante tanti altri voli fatti in passato. Ma quando per tornare in Brasile si è rivolta alla Qatar Airways, le è stato impedito di utilizzare un biglietto della classe economica, e la compagnia pretendeva che la modella passasse alla classe business a causa del suo peso.

credit by Instagram/juliananehme

Essere trattata diversamente solo a causa del suo peso è stato qualcosa che Juliana non ha proprio accettato. La modella ha dichiarato di non avere il denaro sufficiente per cambiare il proprio biglietto con uno di prima classe ed è stata costretta ad implorare la compagnia aerea di farla salire a bordo per diverse ore.

Tuttavia le sue richieste non hanno avuto alcun riguardo e quando la donna ha provato a registrare la vicenda, per mostrare al mondo ciò che le stava accadendo è stata interrotta e maltrattata dal personale dell’aeroporto.

Ovviamente il trattamento ricevuto da questa influencer è stato disumano e migliaia di persone non hanno esitato a manifestare la loro indignazione per la situazione in corso. Per diversi giorni la donna non è potuta tornare in patria e solamente grazie alle intercessioni di terze parti è riuscita a procurarsi un biglietto adeguato, e fare finalmente ritorno a casa.