Nel momento in cui si parla di igiene, argomento molto discusso soprattutto in questo particolare 2020 che stiamo vivendo a causa della pandemia in corso, ognuno ha le sue teorie a riguardo, anche se esistono alcuni principi indiscutibili a cui tutti ci atteniamo senza osare controbattere. Ad esempio, tra questi dogmi, troviamo tra le prime posizioni la certezza che i bagni e i telefoni sia pubblici che privati, o anche le tastiere dei nostri pc sono tra gli oggetti che contengono il maggior numero di batteri che proliferano su essi e che hanno bisogno di una igienizzazione profonda e costante.

Secondo uno studio effettuato al Baylor Coleege of Medicine, un medico esperto di malattie infettive, ha affermato che una delle pratiche più sbagliate, che siamo soliti fare, la attuiamo in ufficio quando beviamo il caffè. L’esperto infatti spiega che dopo aver bevuto la nostra tazzina di caffè, durante una pausa a lavoro, è assolutamente sconsigliato lavarla in ufficio, facendo eccezione per due opzioni: se nel caffè è stato aggiunto un secondo ingrediente come zucchero o latte, oppure se la tazzina è stata utilizzata da più persone.


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Nel primo caso deve essere pulita in quanto, con gli altri ingredienti, esiste una maggiore probabilità che si formi della muffa; per quanto riguarda il secondo caso invece, è sempre preferibile evitare di condividere la propria tazza, ma se proprio necessario va igienizzata per evitare la proliferazione dei germi.

Il lavaggio in ufficio andrebbe evitato in quanto la spugna che si trova negli ambienti comuni, è appunto di uso comune, quindi in essa si trovano i batteri e i germi di tutti quelli che ne hanno fatto uso. Il suggerimento che danno gli esperti è quello di, dopo aver finito di sorseggiare il nostro caffè, inserire la tazza in una busta, portarla a casa per lavarla e quando sarà pulita, riportarla in ufficio.