Mamma sanzionata per aver lasciato il figlio urinare nel parco, ma c’era una ragione valida dietro al gesto

Una mamma ha ricevuto una multa perché il figlio piccolo ha fatto pipì in un parco, nonostante i bagni pubblici fossero chiusi.

Michiko Sasaki è una donna di 46 anni diventata suo malgrado protagonista di una vicenda che ha attirato molto l’interesse dell’opinione pubblica.

Mamma multata per la pipì del figlio di 4 anni nel parco

Di recente questa donna si trovava in compagnia del figlio di 4 anni, un bimbo di nome Kobe, e con lui stava vivendo una passeggiata rilassante in un parco.

Durante quella passeggiata in mezzo alla natura il piccolo ha sentito l’impellenza di fare pipì, ma purtroppo attorno a loro l’unico bagno pubblico nelle vicinanze era fuori servizio.

Mamma multata per la pipì del figlio di 4 anni nel parco

Il piccolo Kobe non riusciva più a trattenersi, così la mamma ha deciso di aiutarlo a liberarsi, facendogli fare pipì nella parte posteriore della struttura. Tuttavia proprio durante quel momento un agente di polizia li ha raggiunti, ed ha avvisato Michiko che il figlio stava manifestando un comportamento illegale.

La donna ha cercato di spiegare all’agente che il bagno era fuori servizio e che è impensabile chiedere ad un bambino così piccolo di trattenere le sue necessità fisiologiche.

Mamma multata per la pipì del figlio di 4 anni nel parco

Sfortunatamente per lei l’agente non si è lasciato commuovere dalle sue parole e così le ha rilasciato una multa da 50 dollari. Michiko non sapeva bene come reagire alla situazione e data l’ostinazione degli agenti la sola cosa che ha potuto fare è stata quella di accettare la multa.

In seguito, però, la donna ha continuato a rimuginare sulla vicenda, ritenendola estremamente esagerata.

Mamma multata per la pipì del figlio di 4 anni nel parco

Michiko ha divulgato l’accaduto in rete, specificando che le sue lamentele non sono legate ad una questione economica, ma che ritiene inaccettabile il fatto che non si possa fare un piccolo strappo a certe regole per un bambino in una situazione di emergenza.

La comunità social si è divisa in diversi poli e anche se alcuni hanno suggerito alla donna che avrebbe potuto adottare delle soluzioni alternative per la vicenda, la maggior parte delle persone concorda con lei, ritenendo assolutamente innocuo e innocente il suo comportamento e che pertanto la sua multa dovrebbe essere annullata per una questione di principio.

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