Per oltre 10 lunghi anni due splendidi orsi bruni, di nome Misha e Dasha, sono rimasti prigionieri all’interno di una piccolissima gabbia, all’interno di un ristorante in Armenia. I due animali erano le attrazioni turistiche del posto e trascorrevano in un minuscolo spazio le loro vite, solamente per soddisfare l’interesse dei clienti del locale.

I due animali erano visivamente molto depressi e sicuramente avrebbero fatto di tutto per portare un po’ di gioia nelle loro vite. In molte occasioni sono stati visti sbattere la testa sulle sbarre o tentare di arrampicarsi su di esse, nella speranza di trovare una via di fuga, ma era sempre tutto inutile.

A rendere ulteriormente peggiori le cose, la gabbia si trovava sulla sponda di un fiume e in molte occasioni l’acqua saliva talmente tanto che portava gli orsi a rischiare l’annegamento. Per diversi anni l’International Animal Rescue ha cercato di trarre in salvo i due orsi, e finalmente, nel novembre del 2017, sono riusciti nell’intento, convincendo i loro proprietari ad affidare gli animali alle loro cure.

I due orsi si trovavano in un’orrenda situazione, dato che rischiavano la vita a causa di un’inondazione. La squadra di soccorso dell’IAR ha tagliato le sbarre di metallo, per liberarli e dopo averli sedati li ha trasportati in un rifugio montano, dove finalmente avrebbero potuto vivere la vita, seguendo i loro istinti naturali.

Una volta giunti sul posto, Misha e Dasha erano letteralmente sbalorditi. I due si sono recati in una grotta per affrontare l’inverno e quando ne sono emersi, nella primavera del 2018 erano in compagnia di due piccoli!

I soccorritori non sapevano che la femmina fosse incinta, quando l’hanno soccorso e grazie alle cure e al cibo ricevuto dopo la liberazione, è riuscita a portare a termine in tutta sicurezza la sua gravidanza.

I cuccioli sono stati controllati ed erano in perfette condizioni. Osservare come sia cambiata la vita di questi animali è qualcosa di meraviglioso. Le gabbie non sono un posto adatto a nessun tipo di animale e coloro che sfruttano le altre creature per scopi economici sono davvero da biasimare.

Nonostante abbiano dovuto rinunciare ai primi dieci anni della loro vita, finalmente questi due animali hanno un luogo che possono chiamare casa, e si godranno la vita e la loro piccola famiglia in libertà.