La busta è uno dei regali di matrimoni più utilizzati (e più richiesti). Affonda le radici in anni in cui i soldi del parentado sarebbero serviti per creare la nuova famiglia.
Oggi è ancora utilizzato e molto apprezzato. Ma in tantissimi si fanno una domanda cioè: “Quanti soldi devo mettere nella busta?”.
Questa domanda non ha una risposta di certo facile. Il problema spesso è non rischiare di essere troppo avari.
Ora proviamo a vedere quale sia l’arcano che si nasconde dietro questa amletica domanda.
Il problema può essere esaminato in maniera scientifica e c’è qualcuno che già l’ha fatto, trovando anche una formula.
Oggi vi mostreremo il metodo infallibile per stabilire quanto dovete regalare nella busta matrimoniale.
Amedeo Colella, scrittore di manuaistica “made in Napoli”, nel volume “Manuale di filosofia napoletana” spiega come bisogna calcolare il dono, basandosi su precisi parametri che cambiano a differenza del rapporto parentale, del numero di invitati, del costo della sala e di altri elementi.
Allora il calcolo per la busta degli sposi segue una precisa equazione:
€ = (B/2+I) * (C+ (C * 30%)) * P* D
Cosa vuol dire? Baisogna analizzare i vari fattori dell’equazione
€ = Importo busta
I = Numero di invitati della propria famiglia
B = Numero di bambini
C = Costo presunto del ristorante
P = Coefficiente di parentela a punteggio –> Fratello 1,5 – Genitore 2,0 – Cugino 1,2 – Amico 1,0
D = Coefficiente di squarciunaria. Cioè quanto ti vuoi mettere in mostra? Più sei disposto a dare e più ti metterai in mostra. Il fattore è il seguente: Squarcione 1,5 – Ngannaruto 1,3 – Amma fa’ ‘na bella figura 1,2 – Normale 1,0
Se ad esempio prendiamo un Fratello sposato con due figli, ecco come diventerà l’equazione:
€ = (1+2) * (80+24) * 1,5 * 1,2. Da qui: S= 3* 104*1,5*1,2= 561,60… che arrotondati diventano 600.
E tu avevi mai pensato ad un’equazione per toglierti ogni dubbio?
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