Il giovane crea delle chiatte speciali per pulire i corsi d’acqua più inquinati del mondo

Boyan Slat è un giovane ambientalista di 26 anni che ha scelto di compiere una particolare missione nella vita. Questo ragazzo sta cercando di dare un enorme contributo alla pulizia degli oceani e alla rimozione dei rifiuti che vengono puntualmente scaricati nei nostri mari.

Il suo ambizioso progetto è iniziato quando aveva appena 16 anni. Durante un viaggio in Grecia si è reso conto che nel mare era più costante la presenza di materiali in plastica piuttosto che quella dei pesci. Boyan ha sentito quindi nascere dentro se stesso un moto particolare che lo ha spinto ad intraprendere una vera e propria missione, per la salvaguardia dell’ambiente.           Visualizza questo post su Instagram                      

Così nacque “The Ocean CleanUp”, un imponente progetto diretto proprio da Boyan che dal 2013, mediante un dispositivo galleggiante a basso costo, si occupa di raccogliere la plastica abbandonata in mare.

Questo veicolo è fornito di un avanzato sistema di pulizia e secondo le stime degli esperti, entro i prossimi 5 anni dovrebbe riuscire a ridurre di almeno il 50% il quantitativo di plastica presente nella famosa “Isola spazzatura” dell’Oceano Pacifico.

Nel 2020 l’impegno di questo ragazzo ha subito una notevole ascesa e ha quindi deciso di integrare la raccolta della plastica marina con quella presente anche nei fiumi, in modo da eliminare il problema alla radice.

Secondo le stime fatte, negli anni a venire la fondazione di Boyan riuscirà a rimuovere i materiali plastici da oltre 1000 fiumi, in diverse parti del mondo. Le chiatte di questa associazione funzionano ad energia solare e quindi non portano ulteriore inquinamento nel mondo e riescono a raccogliere fino a 50.000 chilogrammi di rifiuti di plastica al giorno.

Le speranze sono che, con l’avanzare delle tecnologie, queste possano persino arrivare a raddoppiare questi quantitativi nel minor tempo possibile. Attualmente sono due le chiatte disponibili, la prima sita a Jakarta, dove opera grazie alla collaborazione con il governo indonesiano, e la seconda lungo il fiume Klang, in Malesia, considerato uno dei più inquinati del mondo.

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