Il Ginseng è un’alternativa più salutare del caffè? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Il ginseng è una bevanda che negli ultimi anni sta spopolando, come alternativa naturale al più famoso caffè. Questo perché la sua radice ha proprietà energizzanti, rinvigorenti e che vanno a stimolare il sistema immunitario.
Da secoli questa pianta viene utilizzata nella medicina cinese, come rimedio perfetto per molti problemi di salute.

Come la gran parte dei prodotti, che siano essi naturali o no, anche il ginseng può portare ad avere effetti collaterali come ad esempio la difficoltà a dormire se ingerito la sera.
Scopriamo quindi insieme le controindicazioni e gli effetti collaterali che possono esserci se questa bevanda venisse assunta in modo esagerato.

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Nonostante sia un prodotto naturale infatti, potrebbero insorgere dei problemi come un aumento di attività del sistema nervoso che potrebbe causare ipertensione, tachicardia e insonnia.
A proposito dell’ipertensione, chi ne soffre dovrebbe infatti evitare di assumerlo, in quanto questa radice stimola i livelli di pressione sanguigna ad innalzarsi.

Un consumo eccessivo di questa bevanda può inoltre portare a disturbi gastrointestinali come nausea e dissenteria. Tra le persone che dovrebbero evitare la sua assunzione, o cercare di moderarla, troviamo inoltre chi ha sofferto di cancro al seno, alle ovaie e all’utero.

Nel momento in cui già si stanno assumendo delle sostanze che vanno a stimolare il nostro sistema, è consigliabile evitare di ingerire questa bevanda, in quanto può far aumentare questo effetto, come può ampliare l’effetto dato dalle piante o dagli integratori che aiutano ad abbassare i livelli di glicemia.


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Il ginseng, inoltre, è altamente sconsigliato nel momento il cui si è sottoposti ad una cura farmaceutica per la fluidificazione del sangue, antidepressivi, immunosoppressori e anche farmaci per la cura del diabete.
Un ultimo importante consiglio è quello di evitare assolutamente la sua assunzione da parte delle donne in stato di gravidanza e allattamento e anche dai bambini.

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