Una scuola di Durham, nell’Ontario, sta facendo decisamente parlare di sé.
Secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento scolastico, infatti, gli alunni non possono più portare degli alimenti esterni a scuola.

Questa regola serve a promuovere un’alimentazione più sana, ma ha decisamente inasprito le ire dei genitori, che non potranno più scegliere il regime alimentare da far seguire ai propri figli.
Una madre di due bambini, di nome Elaina Daoust, era decisamente perplessa dal fatto che al figlio fosse vietato consumare la sua merenda durante a metà mattina. Secondo i parametri della scuola, infatti, il muffin al cioccolato del piccolo, non rispettava gli standard di salite e quindi gli è stato sostituito con dell’uva.

Schoolgirl carrying red plastic tray with sandwich on plate, glass of drink and green apple during lunch break

La madre allora si è presentata a scuola, proponendo una vasta scelta di snack salutari e discutendo con gli insegnanti di quelle che lei riteneva delle valide alternative.
Tuttavia la reazione non è stata affatto quella sperata e questo ha finito per inasprire ulteriormente la questione.

Moltissimi altri genitori hanno raccontato del fatto che ai loro figli erano stati eliminati i cibi che si erano portati da casa, e tra gli alimenti considerati vietati si trovano: bastoncini di formaggio, gelatina, succhi di frutta, snack alla frutta, uvetta, frullati, patatine e barrette di cereali.
Molti bambini hanno raccontato che al posto del pranzo portato da casa e preparato appositamente per loro, si sono ritrovati con una semplice arancia in sostituzione.

Tuttavia le polemiche dei genitori sembrano non aver portato a nessuna soluzione, e la situazione, una volta diffusa online, ha trovato la viralità e i pareri di moltissime persone.
In tanti hanno manifestato il loro supporto ai genitori, considerando che per un bambino, gustare una merendina o uno snack ai cereali, sia decisamente meglio che non mangiare nulla.

Tuttavia ci sono anche coloro che si sono coalizzati con gli insegnanti e con i loro sistema iper salutista, ritenendolo più idoneo alla crescita fisica dei bambini.