Donna viene criticata per amare un uomo di taglia grande. Le dicono “falsa e disgustosa”

Una coppia si è trasformata in uno strano simbolo social, per la lotta contro certi stereotipi. La protagonista di questa storia è Sienna Keera. Questa splendida ragazza australiana ha lasciato la sua patria per trasferirsi nel Regno Unito con l’attore George Keywood, affermando che questo è l’uomo dei suoi sogni.

Tuttavia moltissimi utenti sui social l’hanno attaccata in maniera molto aggressiva, accusandola di essere solamente una “cacciatrice di dote”. Secondo molte persone, infatti, ragazze della sua bellezza non possono innamorarsi di qualcuno con l’aspetto di George, che è decisamente sovrappeso.


Le risposte della donna non hanno tardato a manifestarsi e ha voluto rispondere ai commenti acidi di migliaia di persone, dicendo che non possiamo scegliere di chi innamorarci e che non c’è assolutamente nulla da nascondere nell’avere dei gusti personali, per la bellezza.

Le parole di Sienna devono far riflettere davvero molto, in considerazione del fatto che, esistono tantissimi casi di persone, innamorate pazzamente di qualcuno che non rispecchia quelli che, secondo la società moderna, sono i canoni della bellezza tradizionale.


Lo stesso George, risponde ai commenti di chi critica la sua compagna, riferendosi a lei come una donna che ha sempre avuto una predilezione per i ragazzi grassi. Inoltre l’attore scherza molto su questa questione, rivolgendosi ai ragazzi magri e con un fisico statuario, dicendo che con Sienna, non hanno alcuna possibilità.

Fortunatamente la coppia ha anche ricevuto numerose risposte di sostegno, che vedono come un qualcosa di assolutamente normale e naturale il fatto che una bella donna possa amare un uomo di stazza piuttosto grande.


“Chi se ne frega di come appaiono. Si amano e sembrano avere una famiglia felice e sana”. Commenti come questo alimentano le speranze che non tutti siano dell’idea che la ragazza si stia approfittando del suo partner ed è giusto sperare che sia veramente l’amore a regolare determinati rapporti, e non solamente la “sete di benessere economico”.

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