Una cagnolina si spegne a causa dei maltrattamenti subiti, ma ringrazia con tutto il cuore le persone che sono intervenute per aiutarla.
Occuparsi degli animali in difficoltà è un compito tanto gratificante quanto doloroso. Molti volontari che trascorrono la loro vita a salvare animali randagi abbandonati sono costretti a vedere con i propri occhi le sofferenze indicibili di queste creature.
Purtroppo, per salvare un animale è necessario affrontare anche questo genere di situazioni. Spesso sono proprio gli animali appartenuti ad esseri umani crudeli e senza scrupoli ad essere quelli più maltrattati.
Un caso del genere è quello vissuto da una femmina di Pitbull. Questa cagnolina è rimasta vittima del comportamento crudele di alcuni individui che l’hanno praticamente lasciata a morire in mezzo ai rifiuti.
Queste persone, non contente di veder soffrire quella povera bestia, hanno anche stretto una corda intorno al suo collo, per peggiorare la sua agonia. I soccorritori che sono intervenuti per aiutarla si sono ritrovati di fronte ad uno spettacolo orrendo.
Il povero animale sembrava ormai in fin di vita, e il cappio che aveva attorno al collo le rendeva quasi impossibile respirare. Oltretutto la cagnolina era anche pericolosamente denutrita e aveva ferite in varie parti del corpo.
L’intervento dei soccorritori è stato immediato. Dopo la segnalazione ricevuta, i volontari di un rifugio hanno subito soccorso la piccola, portandola al sicuro nella loro struttura.
La cagna è stata liberata dalla corda che le bloccava la respirazione ed è stata sottoposta ad un accurato controllo veterinario. La cucciolona, chiamata Esmeralda, ha subito ricevuto farmaci e liquidi per via endovenosa.
Esmeralda era troppo sfinita per riuscire a mangiare normalmente ed è stato necessario alimentarla in quel modo per qualche tempo. Miracolosamente la cagnolina ha risposto a tutte le cure e in per qualche tempo ha dato l’idea di aver recuperato parte delle sue forze.
Durante il periodo di convalescenza la cucciola ha osservato i volti dei suoi salvatori e con lo sguardo sembrava volerli ringraziare uno per uno, per l’amore che gli avevano dimostrato.
Esmeralda tuttavia sembrava conscia di essere ormai alla fine del suo viaggio, ma la dolcezza che i suoi occhi dimostravano a chiunque fosse intorno a lei, erano la prova della sua riconoscenza. Tutto il personale del rifugio ha fatto del proprio meglio, così da alleviare quanto più possibile le sue sofferenze.
Per tanti anni il suo corpo ha subito le angherie di esseri umani indegni di questo nome, ma per quelli che sono stati gli ultimi giorni della sua vita ha saputo conoscere il vero affetto.
La cagnolina, infatti, si è spenta nonostante tutte le cure e le attenzioni che le sono state riservate, e i volontari del centro sperano che la sua storia possa fungere da monito per tutti coloro che, vedendo un cane in difficoltà, si limitano a passargli accanto, senza degnarlo di uno sguardo.
