Avete mai notato queste striature sul cocomero? Fate attenzione, ecco cosa significa

Quando arriva la bella stagione, uno dei frutti più consumati sulle nostre tavole è l’anguria. La compriamo spesso e la mangiamo con grande gusto, ma una delle domande più ricorrenti che ci poniamo è: come facciamo a riconoscere se l’anguria è matura o meno?

Beh, abbiamo oggi raccolto, nel seguente articolo, dei modi di riconoscimento molto efficaci. Vogliamo illustrarveli per bene, in modo da avere delle modalità di scelta del vostro frutto preferito, affidabili e sicure. Siete pronti per capirne di più? Ora vi elencheremo le tecniche migliori. Iniziamo.

Anche in agricoltura vi sono i generi: fra le angurie, abbiamo quella “maschile” che viene contraddistinta da una forma oblunga e dal sapore un po’ meno dolce. I frutti, invece, “femminili” sono più rotondi ed hanno un contenuto molto più dolce e zuccherino. Assaggiandole entrambe vi accorgerete sicuramente delle forti differenze.

Attenti ai segni marroni sulla superficie: questi infatti ci dicono che animali ed insetti come le api o le lucertole che hanno tentato di entrare al loro interno per succhiarne la polpa. Se ci sono queste piccole crepe, si tratta di un frutto di alta qualità. Gli animali infatti sono i migliori degustatori di questo frutto e ci dicono tanto sulla qualità di esso.

Le macchie gialle, invece, ci dicono un altro importante dettaglio: le angurie sono state a contatto con il terreno. In tale caso, parliamo di un’anguria matura. Se invece notiamo che ci sono macchie bianche, allora il frutto è ancora acerbo.

Ecco spiegata un’altra importante differenza.
Il piccolo è importantissimo: infatti quando questo ha un colore troppo verde, allora l’anguria è stata colta troppo presto, quando invece è secco e più chiaro è segno che il frutto è pronto per essere degustato dai consumatori.

Et voilà. In quattro semplici mosse possiamo saperne molto di più sul frutto che andiamo a scegliere.

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