Il controverso stile di vita di Estee Williams

Adora il modello della donna casalinga anni ’50 pertanto si veste e si comporta come se vivesse ancora in quegli anni.

Estee Williams è una ragazza di 26 anni con una passione particolare per il ruolo della “moglie tradizionale”. Al giorno d’oggi ci sono tantissimi movimenti femministi, che tentano di sradicare gli stereotipi legati alla donna e promuovere l’emancipazione femminile.

Estee Williams, la donna che vive negli anni '50
credit by Instagram/esteecwilliams

Estee, invece, sembra essere completamente contraria alle loro idee e secondo questa giovane Dio ha creato l’uomo e la donna in modo differente e per far ricoprire loro ruoli ben precisi.

Questa ragazza si è sposata, coronando il suo sogno d’amore, ed ha immediatamente assunto il ruolo della “moglie perfetta”. Estee dedica tutta sé stessa alla cura della casa e del focolare familiare, seguendo alcuni metodi considerati ormai “obsoleti”.

La stessa Estee ha dichiarato di trovare irresistibile “servire il marito” e di essere disposta a rimanere al suo fianco per sempre. Il video in cui la ragazza ha manifestato questo suo pensiero ha fatto molto scalpore in rete.

Il suo punto di vista, infatti, relega la donna nella funzione di “domestica”, moglie devota e madre onnipresente. Tante persone ritengono che il suo atteggiamento svilisca tutte le donne e che la giovane dovrebbe riflettere attentamente sulle sue azioni. Altri utenti invece hanno trattato la vicenda da un punto di vista diverso.

Molte donne hanno confermato che troverebbero adorabile prendersi cura della famiglia, come fa lei, ma che la società moderna esige che per mantenere una casa siano necessari due stipendi e per poter mantenere uno stile di vita dignitoso non è più possibile che la donna resti a casa, a fare le faccende domestiche, cucinare e crescere i figli.

Secondo la maggior parte delle persone, tuttavia, nessuno le vieta di rimanere in casa e occuparsi dei doveri casalinghi, ma potrebbe farlo tranquillamente senza compromettere l’uguaglianza di genere e quindi senza doversi sentire necessariamente inferiore al ruolo del marito.