Una ragazza di 22 anni ha speso una piccola fortuna per riuscire a raggiungere un particolare obiettivo… assomigliare alla bambola Barbie. Nel mondo ci sono molte persone che sembrano davvero ansiose di assomigliare a divi del cinema o della musica, e seguire determinati canoni di bellezza.

Barbara Luna Sipos è una ragazza 22enne di Budapest, in Ungheria, che come sogno nel cassetto aveva quello di assomigliare alla famosa “stella” del mondo dei giocattoli. La giovane ha speso oltre 80 mila euro per riuscire ad assomigliare al suo idolo di plastica ed ha subito moltissimi interventi di chirurgia plastica.

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Barbara ha rivelato di aver dovuto affrontare un’adolescenza alquanto difficile, smettendo sia di studiare che di lavorare perché gli uomini che la circondavano avevano interesse solamente per il suo corpo. Sin da piccola Barbare è stata una bellissima ragazza e ha manifestato una vera passione per la famosa bambola.

La ragazza ha iniziato a lavorare molto giovane, partendo come assistente di un agente immobiliare quando aveva solamente 15 anni. Tuttavia sia i suoi datori di lavoro che i clienti con cui si rapportava avevano un unico desiderio nei suoi confronti, e per niente piacevole.

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La ragazza ha sempre definito il suo charme come la sua maledizione, dato che sembrava letteralmente far impazzire gli uomini. A 17 anni Barbara ha preso una decisione drastica, sottoponendosi ad una prima operazione cosmetica per l’aumento del seno.

In seguito ha fatto molti altri interventi, ritoccando mascella, naso, fronte, sopracciglia e tante altre parti del suo corpo. Durante quel periodo la giovane era già sposata ad un uomo che ha fatto di tutto per assecondare i suoi desideri. In seguito i due hanno divorziato e adesso è in cerca dell’amore della sua vita.

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La sua decisione di somigliare ad una Barbie serve anche come monito per coloro che la ritengono semplicemente una bambola di plastica, dimostrandogli che invece non è né stupida né ingenua e che a prescindere dal proprio aspetto, bisogna considerare qualcuno per la propria intelligenza e non per quello che mostra alla vista.